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15 giu 2015
BANDO MUSICOLOGIA
Perché nasce questo Progetto

La crisi economica costringe i governanti a occuparsi di problemi finanziari, fame e guerre, inducendoli molto spesso a dimenticare la cultura e le arti.
Le Istituzioni culturali più importanti risultano in tal modo penalizzate, nonostante costituiscano uno straordinario patrimonio che non ha confini e che appartiene a tutti.
I giovani possono essere attratti dalle arti solo se queste li emozionano. Bisogna far palpitare i loro cuori; la cultura non può attirare il loro interesse se non stimola la loro sensibilità. I giovani, futuri  cittadini del mondo, si chiedono una lettura multimediale e di grande suggestione.

Cosa stiamo facendo

Abbiamo dato vita a Together for culture, un portale in italiano e in inglese, per aprire uno spazio di conoscenza, comunicazione e collaborazione tra istituzioni culturali, artistiche e scientifiche in Italia e nel mondo. Particolare attenzione sarà dedicata alle nuove generazioni.
Il portale è diviso in tre sezioni.
La prima, riservata alle istituzioni per scambi e reciproco sostegno.
La seconda, formata da importanti esperti che mettono a disposizione delle istituzioni il loro sapere.
La terza, dedicata alle informazioni per le persone di cultura che seguono il nostro cammino.
L’adesione e le collaborazioni avvengono su invito e sono gratuite.

Chi sono i membri  

Musei, Teatri lirici, Teatri di Prosa, Biblioteche, Università e altre Istituzioni di eccellente natura, affiancate da personalità di spicco, ognuna con le proprie competenze culturali.

Viene così a formarsi una scacchiera composta sia da figure che operano all'interno delle stesse Istituzioni, sia da importanti esperti indipendenti.
Tutta la comunicazione avverrà tramite e-mail e sarà bilingue (inglese e italiano).

Anna Crespi

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2015

Gli Amici della Scala con la casa editrice Feltrinelli sono al terzo bando di concorso per le università che realizzano ricerca musicale. Il progetto ha avuto molto successo e ha sensibilizzato i professori.
I ricercatori sono difficili da trovare poiché lo Stato raramente li finanzia. I ricercatori sono gli eroi del nostro tempo.
La giuria è composta da Philip Gossett, Dinko Fabris e Antonio Rostagno.
Quest’anno ha vinto Siel Agugliaro. Il titolo del libro è “Teatro alla Scala e promozione culturale nel lungo Sessantotto milanese”.
Le sovrintendenze per la Scala sono Ghiringhelli, Grassi, Badini, con la collaborazione di Abbado e Strehler, con la Piccola Scala. I concerti in fabbrica. Eventi quasi ignorati, scrittura senza pregiudizi ideologici e posizioni preconcette.
Data la giovane età del ricercatore, questi avvenimenti non fanno parte della sua esperienza esistenziale, ma costituiscono un passato storicizzato.
Gli argomenti trattati offrono ancora valida materia di riflessione in un momento tanto turbolento per gli italiani.
Anna Crespi

III Edizione Premio per la Ricerca in Discipline Musicologiche

Together for culture - Amici della Scala

Lunedì 29 giugno 2015 ore 17

Ridotto dei Palchi “Arturo Toscanini” Teatro alla Scala

Cerimonia di premiazione

Interventi di

Anna Crespi Morbio - Presidente “Associazione Amici della Scala”

Fabio Di Pietro - “Giangiacomo Feltrinelli Editore”

Dinko Fabris, Antonio Rostagno - Membri della Commissione del Premio

Siel Agugliaro - Vincitore

Il Maestro Enrico De Carli suonerà 5 brani al pianoforte

Gli Amici della Scala, in collaborazione con la casa editrice Feltrinelli, hanno creato il “Premio per la ricerca in discipline musicologiche”, con il fine di riconoscere in modo tangibile il lavoro dei giovani ricercatori. Il Premio consiste in una duplice pubblicazione: un’edizione cartacea realizzata dagli Amici della Scala e un’edizione e-book curata dalla Feltrinelli.

Negli ultimi anni sono già stati premiati due giovani dottorandi. Il vincitore della terza edizione è il dottor Siel Agugliaro, dell’Università degli  Studi di Milano e di Siena. Dalla sua tesi è nata la pubblicazione:


Teatro alla Scala e promozione culturale nel lungo Sessantotto milanese

Si ringrazia la giuria del Premio, composta da Philip Gossett, Dinko Fabris, Antonio Rostagno.

III EdizionePremio per la Ricerca in Discipline Musicologiche
Together for culture - Amici della Scala


RISULTATI SELEZIONE
10 gennaio 2015

NOTA DELLA COMMISSIONE


Le dissertazioni presentate quest’anno sono assai più selezionate che nella precedente edizione del Premio: a un numero lievemente inferiore fa riscontro un livello medio decisamente elevato, tanto che anche le dissertazioni che non hanno avuto premi mostrano una grande maturità. Per la maggioranza, le ricerche offrono un quadro della giovane musicologia molto più aperto al dialogo con altre discipline. E questo è forse il segno più importante di questa edizione, che propone, al di là di giudizi di valore su singoli candidati, una riflessione sullo stato generale della musicologia italiana.

D’altronde, che la nostra disciplina, a livello internazionale, abbia avviato un processo di apertura e di rinnovamento è un principio accettato da tutti e ampiamente discusso nelle maggiori sedi accademiche.

Per riassumere, quindi, sia qui sufficiente ricordare come il primo premio si collochi fra musicologia e storia sociale, i due secondi ex-aequo fra drammaturgia musicale e storia della letteratura italiana uno, fra etnomusicologia antropologia e storia delle religioni l’altro, senza trascurare possibili convergenze con gli studi culturali.

Anche da questo punto di vista, dunque, la commissione non può che rallegrarsi dal fatto che il Premio degli Amici della Scala-Together for culture si collochi nella più viva attualità della discussione musicologica, in un momento di acuita difficoltà, lamentata da anni, ma forse ora giunta a un grado tale che è difficile fare previsioni per il futuro.

L’unica cosa certa, in questa situazione, è il progresso continuo che ha portato la giovane ricerca musicologica italiana a livelli elevati anche se posta a confronto sul piano internazionale; i concorrenti di quest’anno lo dimostrano in modo inequivocabile.

GRADUATORIA

1) Agugliaro Siel (90)

2 ex-aequo) Botti Nicole (88)    

2 ex-aequo) Lutzu Marco (88) [con menzione speciale della Comissione]

[per le dissertazioni che ottengono votazione inferiore a 80 non si dà giudizio discorsivo, ma solo il punteggio]

4) Cimardi Linda (78)         

4) De Mario Bianca (78)      

4) Conti Jacopo (78)


Siel AgugliaroTeatro alla Scala e promozione culturale nel lungo Sessantotto milanese

La trattazione prende avvio da un evento notissimo nella storia della Scala, la contestazione degli studenti avvenuta il 7 dicembre 1968 davanti al teatro per la prima del Don Carlo. Ma l’oggetto della dissertazione non è certo questo limitato seppur rilevante evento; il lavoro pone sotto esame il grande cambiamento del ruolo sociale del teatro d’opera attraverso le sovrintendenze Ghiringhelli, Grassi e Badini, considerando quindi il ’68 come un momento emblematico di un processo pluridecennale fatto di persistenze e discontinuità (di qui la definizione del titolo “il lungo ‘68”). Sono inserite in questo ampio quadro la collaborazione Abbado-Strehler, l’attività estremamente dinamica della Piccola Scala, eventi-simbolo quali i concerti in fabbrica, figure note e meno note, eventi molto studiati e altri quasi ignorati. Anche fatti noti, tuttavia, sono riletti con gran dovizia di testimonianze spesso nuove, traendole da precedenti studi storiografici, da quotidiani e periodici del tempo di posizioni politiche diverse, o da interviste a testimoni diretti. Uno dei principali pregi della dissertazione è di entrare in una materia così complessa senza pregiudizi ideologici o posizioni preconcette. Data la giovane età del ricercatore, quegli avvenimenti non fanno parte della sua personale esperienza esistenziale, ma costituiscono un passato storicizzato, pur essendone le conseguenze ancora parzialmente effettive e attuali. Il risultato è una oggettività e una assenza di giudizi affrettati, che spesso è mancata su questi eventi troppo incisivi per la vita di coloro che ne furono coinvolti. L’auspicio è che gli argomenti trattati offrano ancora valida materia di riflessione in un momento di nuovo tanto turbolento per i teatri italiani.

Il lavoro di Agugliaro, infine, si colloca a metà strada fra musicologia storica e storia sociale; ciò amplia la gamma dei lettori al di fuori di stretti limiti disciplinari, e al tempo stesso mostra quanto la musicologia abbia oggi avviato un dialogo con altri settori dell’attività storiografica. È la conferma di come il ruolo della musicologia all’interno dell’università sia divenuto centrale e irrinunciabile per l’intero comparto delle discipline umanistiche.

Secondo premio (ex-aequo)

Il baule del Furioso.La fortuna del poema ariostesco nel melodramma
Il lavoro di Nicole Botti è altamente apprezzabile, maturo, chiaro nelle intenzioni (ben focalizzate in inizio) e realizzato con compiuta efficacia. Pur assegnando un secondo posto, quindi, la commissione giudica questa dissertazione pienamente degna di essere pubblicata e auspica l’interessamento da parte di editori lungimiranti.La ricerca ha come suo oggetto 37 libretti legati o per derivazione diretta o per affinità tematica all’Orlando furioso di Ludovico Ariosto, compresi fra il 1623 e il 1775, ossia dagli albori della storia del melodramma alla fine dell’età metastasiana. Il Furioso si rivela, come dice il titolo, un ricco “baule” da cui epoche, tendenze, autori e committenti assai diversi traggono materia artistica per più di 150 anni, ognuno secondo i propri scopi e secondo il variare delle convenzioni operistiche che via via si succedono. Botti con molta chiarezza individua sette filoni tematici (Ginevra di Scozia, l’isola di Alcina, il palazzo di Atlante, la follia di Orlando, Angelica e Medoro, Bradamante e Ruggiero, libretti che assemblano temi e personaggi che nel poema ariostesco compaiono separatamente) e due macroaree (la guerra, l’amore); nell’indagine viene poi sviluppata una ulteriore ed efficace divisione fra libretti che propongono protagoniste femminili, e libretti che privilegiano l’universo maschile.La metodologia e il materiale esaminato, così come le conclusioni storico-critiche sono di altissimo rilievo; la pianificazione dell’indagine, poi, risulta alla lettura di grande chiarezza ed efficacia, sia nell’esame del singolo libretto, sia nelle conclusioni comparative a cui tali esami portano. Non ultimo dei pregi è il raffinato stile espositivo, che chiarisce la provenienza della studiosa dall’area italianistica.In generale, anche questa pregevole ricerca offre un ulteriore e tangibile segno della crescente interconnessione disciplinare, grazie alla quale la musicologia sempre più si dimostra un anello necessario nel campo delle discipline umanistiche, un’attività di ricerca che può fornire elementi imprescindibili per attività di ricerca liminari e convergenti.Marco LutzuSecondo premio (ex-aequo) con Menzione speciale di merito da parte della CommissioneEl conocimiento de los tambores.Saperi e pratiche musicali tra i suonatori di batá cubaniAncora una dissertazione che ha un profilo di alto rilievo. La commissione ritiene quindi di segnalare questo lavoro con una Menzione speciale di merito, auspicando che un editore specializzato possa programmarne la pubblicazione integrale.L’argomento è del tutto nuovo per il panorama culturale italiano (ed europeo), e si colloca in una generale onda di interesse da parte della musicologia accademica internazionale verso aree musicali diverse, e l’America latina è fra queste una delle più vive e attuali. La ricerca di Lutzu, inoltre, va a colmare una lacuna, dato che su questi argomenti la bibliografia scientifica è scarsa, e mancano quasi del tutto studi specificamente musicali al riguardo.La dissertazione chiarisce adeguatamente sia le metodologie, sia l’ambito etnografico di riferimento; la lunga permanenza del ricercatore a Cuba e la familiarità acquisita con molti testimoni rendono la lettura molto coinvolgente e attestano una professionalità compiutamente formata nella ricerca musicologico-antropologica. L’esame di alcune concezioni generali (la considerazione dell’elemento sacro) e di alcune tecniche esecutive (per tre tipi di percussioni indagate) sono non solo registrate e discusse con competenza, ma vengono sottoposte ai più attuali metodi di analisi, senza tuttavia che tale analisi rimanga un puro dato tecnico o statistico.La parte più sostanziosa della ricerca è dedicata ai “saperi”, alle tecniche e alle conoscenze che sono necessarie agli esecutori di questi rituali con  musica (i “saperi e pratiche” indicati nel titolo). Ciò che maggiormente interessa il ricercatore è la santería, un culto religioso fra i maggiori nella vita cubana contemporanea, in cui una lontana derivazione africana, sempre chiaramente testimoniata dagli esecutori, viene continuamente rinnovata con elementi simbolici e devozionali di diversa provenienza. Il primo obiettivo è quello di mettere a fuoco e offrire una prima sistemazione tassonomica dei principali aspetti grammaticali che regolano l’azione dei “tamboreros”, obiettivo che in prima istanza porta ad una rilevazione etnografica, poi comparata e analizzata. Ma l’interesse prevalente è la trasposizione di queste tecniche e pratiche sul piano simbolico, per poi salire da questo al piano sociale, all’uso sociale di tali pratiche simbologizzate.Questa dissertazione lascia quindi il segno poiché propone una attuale prospettiva d’indagine e una altrettanto vivace metodologia sia nella registrazione dei testimoni sia nell’inquadramento di essi in un quadro antropologico assai ampio. PRESENTAZIONE III EDIZIONESiamo lieti di presentare il bando della terza edizione del Premio per la ricerca in discipline musicologiche “Together for culture – Amici della Scala”.Si tratta di un premio dedicato ai giovani dottori di ricerca in materie musicologiche, che ha cadenza annuale. Da questa edizione il bando è aperto anche a addottorate/i di nazionalità italiana che hanno discusso tesi all’estero. Il progetto rientra nella più ampia iniziativa “Together for culture” e nasce dal nostro impegno per coltivare le giovani energie emergenti, in un momento particolarmente arduo per la cultura italiana.La dissertazione, che una commissione indicherà come vincitrice del premio, sarà pubblicata in formato e-book dalla casa editrice Feltrinelli e, in formato cartaceo, a cura dell’Associazione Amici della Scala secondo la formula print-on-demand.La seconda edizione del premio si è conclusa con la cerimonia ufficiale il 25 giugno u.s. presso il Teatro alla Scala; la stampa del volume di Anna Giust, vincitrice del premio, è disponibile a richiesta direttamente a questo indirizzo elettronico; il formato e-book si può invece acquisire direttamente dalla pagina dell’editore Feltrinelli.Bando Milano Premio per la ricerca in discipline musicologiche Together for culture – Amici della ScalaTerza edizione con il sostegno di Marina Sablich Dedicato a Sergio Sablich Selezione annuale per dissertazioni di dottorato di ricerca L’Associazione Amici della Scala, con sede a Milano, nell’ambito del progetto Together for culture (Progetto TfC), bandisce un concorso/selezione per tesi di dottorato di argomento musicologico con le modalità stabilite nel presente bando.La partecipazione al concorso è riservata esclusivamente alle/agli addottorate/i che hanno discusso la dissertazione in una Università italiana o addottorate/i di nazionalità italiana che hanno discusso tesi all’estero nei due anni 2012 e 2013.Sono ammesse dissertazioni di argomento storico-musicale, etnomusicologico, di analisi musicale, di estetica della musica, di drammaturgia musicale, di storia della prassi esecutiva, indagini sul rapporto della musica di tradizione con i nuovi media, ed ogni argomento che a vario titolo sia riconducibile all’ambito musicologico.Rimane a discrezione della Commissione l’accettazione o l’esclusione di una dissertazione sulla base della congruenza/incongruenza rispetto agli obiettivi generali del Progetto TfC [a tale riguardo, si rimanda al sito del Progetto].
La Commissione sarà composta da almeno tre membri di riconosciuta autorevolezza. A conclusione dei lavori la Commissione, previa valutazione comparativa, con deliberazione assunta a maggioranza dei componenti, selezionerà la tesi vincente a proprio insindacabile giudizio, non reclamabile né appellabile, e in base a criteri di valore scientifico, novità di prospettiva, qualità della ricerca, apporto di nuova documentazione, e l’autore riceverà comunicazione scritta del conferimento del Premio, a mezzo posta elettronica e lettera raccomandata, entro il 10 gennaio 2015.Per il vincitore non sono previsti premi in denaro né forme di retribuzione, ma:- previa cessione di tutti i diritti connessi, la pubblicazione della dissertazione - integrale o parziale, da concertarsi con l’autore - in formato e-book da parte della Casa Editrice Feltrinelli ed in formato cartaceo da parte della stessa, ma a cura dell’Associazione Amici della Scala, alla quale potranno essere richieste eventuali copie stampate con tecnologia digitale secondo la formula del print-on-demand; per la pubblicazione verrà lasciata facoltà all’autore di apportare revisioni formali e limitate precisazioni contenutistiche (senza tuttavia alterare la fisionomia dello studio presentato alla Commissione), secondo tempi che verranno proposti dalla redazione del Progetto TfC.- la pubblicazione dell’abstract della ricerca sul sito www.togetherforculture.it;- la consegna di venti copie cartacee della pubblicazione.Il candidato che risulterà vincitore del premio, all’atto della iscrizione accetta di collaborare con il curatore e responsabile del Premio nel lavoro di revisione redazionale, fino alla definizione del testo da consegnare all’editore completo e corretto in tutte le sue parti secondo le norme redazionali che verranno indicate. Nell’eventualità che il premio venisse assegnato a una dissertazione in lingua straniera, l’autore è tenuto a fornirne una versione italiana in tempi utili per un’accurata revisione redazionale, e si impegna a rispettare le necessarie richieste da parte dell’organizzazione.I tempi e le modalità di selezione, di comunicazione degli esiti, di organizzazione della cerimonia e infine di redazione per la pubblicazione, saranno resi noti attraverso il sito del Progetto TfC e con avviso ai diretti interessati.La proclamazione del vincitore avrà luogo con una cerimonia pubblica, organizzata nell’ambito del progetto Together for culture in una prestigiosa sede milanese entro un anno dall’assegnazione del Premio.Ai fini del d. lgs. n. 196/2003 l’Associazione Amici della Scala si impegna a rispettare il carattere riservato delle informazioni fornite dal candidato: tutti i dati forniti saranno trattati solo per le finalità connesse e strumentali al concorso, nel rispetto delle disposizioni vigenti.DOMANDEModalità di presentazioneLa domanda di partecipazione, da redigere in carta libera e scaricabile dal sito del Progetto TfC-Amici della Scala - www.togetherforculture.it nella sezione “Percorsi” - dovrà essere compilata e inviata attraverso posta elettronica all’indirizzo indicato sul modulo stesso entro le ore 17 del 14 novembre 2014.Non saranno presi in considerazione documenti inviati dopo il termine utile per la presentazione delle domande di partecipazione al concorso. La documentazione presentata non verrà restituita.I candidati sono ammessi con riserva al concorso. L’esclusione, per il mancato rispetto anche parziale delle condizioni previste dal bando è disposta dalla Commissione.La domanda dovrà contenere:- dati anagrafici, con dati aggiornati e recapito e-mail, telefonico e postale al quale ricevere eventuali comunicazioni;- breve curriculum vitae (in forma sintetica, approssimativamente 10 righe)- titolo della tesi, docente, ateneo, data di conseguimento della tesi di laurea con votazione (Vecchio ordinamento oppure Laurea Magistrale);- abstract della dissertazione dottorale presentata (preferibilmente in doppia lingua italiano e inglese), in formato doc o rtf o pdf;- titolo della dissertazione dottorale, docente-tutor, ateneo e data di conseguimento del titolo di Dottore di ricerca; componenti della commissione esaminatrice in sede di discussione accademica;- la propria dissertazione dottorale, munita di autocertificazione di autenticità ai sensi del d.p.r. n. 445/2000;- certificato di dottorato, in copia autenticata con autocertificazione ai sensi del d.p.r. n. 445/2000;- il consenso al trattamento dei dati personali ai sensi del d. lgs. n. 196/2003 (come indicato nel modulo di iscrizione).[per informazioni:Amici della Scalae-mail: togetherforculture@amicidellascala.it ]Milano, 17 luglio 2014------------------------------------------II EdizionePremio per la Ricerca in Discipline MusicologicheTogether for culture - Amici della ScalaCerimonia di PremiazioneTEATRO ALLA SCALARIDOTTO DEI PALCHI “A. TOSCANINI”MERCOLEDÌ 25 GIUGNO 2014 ORE 17Mercoledì 25 giugno 2014 alle ore 17, nel Ridotto dei Palchi del Teatro alla Scala, si è tenuta la cerimonia di premiazione, alla presenza della presidente degli Amici della Scala Anna Crespi e dei membri della commissione Dinko Fabris e Antonio Rostagno.Durante la cerimonia si è ascoltato un momento musicale, con il baritono Konstantin Shushakov, accompagnato al pianoforte dal M° James Vaughan, con arie di Pëtr Il'ič Čajkovskij e Wolfgang Amadeus Mozart.Giunge a compimento la seconda edizione del  “Premio per la ricerca in Discipline Musicologiche” creato dagli Amici della Scala e inserito nel progetto “Together for culture”.Hanno aderito 39 università, con 146 tra docenti e coordinatori di dottorato e la quasi totalità dei giovani addottorati che, nei due anni accademici 2011 e 2012, hanno discusso una dissertazione in ambito musicologico.Una commissione internazionale di musicologi composta da Dinko Fabris, Philip Gossett, e Antonio Rostagno, ha assegnato il Premio alla dottoressa Anna Giust dell’Università degli Studi di Padova. Dal suo lavoro è nato il libro: CERCANDO L’OPERA RUSSA - La formazione di una coscienza nazionale nel teatro musicale del SettecentoIl premio offre al vincitore la pubblicazione della tesi dottorale, grazie al prezioso contributo di Giangiacomo Feltrinelli Editore in versione e-book e, in volume cartaceo, a cura degli Amici della Scala.Questo secondo volume conferma e sottolinea il livello della ricerca musicologica espresso dalle università italiane.Tutte le dissertazioni presentate si sono rivelate estremamente originali e tanto la qualità della ricerca, quanto l’organizzazione della presentazione, mostrano un grado di professionalità in alcuni casi già del tutto compiuta. Non poche fra esse, quindi, meriterebbero pienamente di giungere a pubblicazione, a confermare l’elevato livello medio di un settore, quello della musicologia, che in Italia vanta una tradizione di altissimo pregio.Per maggiori informazioni sul Bando, sul volume pubblicato e sul progetto Together for culture, scrivere a:info@amicidellascala.it / togetherforculture@amicidellascala.it Premio "Amici della Scala – Together for culture"2013-2014 ------------------------------------Premio Amici della Scala – Together for culture 2013-2014PRIMO POSTOAnna Giust - punti 255Verso l’opera russa. La formazione della coscienza nazionale nel repertorio operistico del XVIII
secolo
SECONDO POSTO ex-æquoDavide Verga - punti 245Musiche di scena e teatro di regia. Fiorenzo Carpi e gli spettacoli goldoniani di Giorgio Strehler
Giovanni Salis - punti 245Drammatizzazioni devozionali del venerdì Santo a Milano in età post-tridentina: la processione con misteri dei Barnabiti
TERZO POSTO ex-æquoManuela Rita - punti 235I manoscritti degli Opéras di Jules MassenetGiacomo Albert - punti 235La dimensione sonora delle opere di Nam June Paik e Bill Viola
SEGNALAZIONE DELLA COMMISSIONE Giulia Ferdeghini Kelaê Dimdim: descrizione e analisi di un poema epico della letteratura orale curda a partire dalla documentazione raccolta nel Bahdinan (Regione autonoma del Kurdistan Iracheno) La commissione desidera anzitutto esprimere la soddisfazione per l’elevato livello delle ricerche presentate, tutte meritevoli di interesse e degne di pubblicazione. Qui ne vengono segnalate sei, ma anche le rimanenti manifestano una qualità di scrittura, una capacità di esplorare campi nuovi, un rigore e una vitalità intellettuale realmente ammirevoli, che indicano una classe di studiosi ormai formati e maturi.La commissione sente quindi doveroso fare i più sinceri compimenti a tutti coloro che hanno inviato il loro lavoro; nel contempo ogni commissario rimane a disposizione di chi desiderasse ulteriori chiarimenti.Giudizi collegiali della Commissione giudicatriceIII classificato - Ex-aequoManuela Rita – Giacomo AlbertGiacomo Albert: La dimensione sonora delle opere di Nam June Paik e Bill ViolaLa dissertazione è stata molto apprezzata dalla Commissione, ben scritta e di argomento certamente meritevole di attenzione. Molto ampia è l’indagine sui contesti a cui Nam June Paik e Bill Viola nella loro produzione di video arte fanno riferimento, ma si avvertono due problemi generali: per un premio musicologico non appare immediatamente chiaro quale sia il valore dei due artisti dal punto di vista compositivo; in secondo luogo si avverte una ancora parziale consapevolezza critica di questo particolare tipo di avanguardia americana, per la quale oltreoceano si è ormai sviluppata una rilevante presa di coscienza. Perciò l’argomento, se appare nuovo per il lettore europeo, risulta lievemente superato nella vita culturale e nella stessa letteratura critica di ambito americano.Molto apprezzabili il lavoro di raccolta dei dati e il catalogo; ma non sufficiente ad innalzare il livello della discussione-argomentazione generale.Nonostante i punti di debolezza, la dissertazione è di alto livello e la ricerca merita di essere portata avanti. Manuela Rita: I manoscritti degli Opéras di Jules Massenet. Un catalogo delle opere.Ottimo lavoro di reperimento, ordinamento e inventariazione (mai fatto prima in modo sistematico) di tutto il materiale manoscritto relativo alle opere di Jules Massenet. Adottando un sistema di descrizione uniforme, in schedoni ordinati per titolo secondo la data di composizione, Rita ha realizzato uno strumento che potrà diventare fondamentale per la futura ricerca sul teatro massenettiano, un campo in espansione che sta ampliandosi anche al di fuori dei confini francesi. Trattandosi di un lavoro catalografico, non sembra adeguato alla pubblicazione in questa collana. Ma la commissione unanime, riconosciuta la maturità del lavoro, ne auspica una pubblicazione, probabilmente più utile in formato elettronico e ‘aperto’ ad eventuali integrazioni successive. II classificato - Ex-aequoDavide Verga – Giovanni Salis  Davide Verga: Musiche di scena e teatro di regia. Fiorenzo Carpi e gli spettacoli goldoniani di Giorgio Strehler  Una dissertazione eccellente, che potrebbe meritare il premio; una scrittura già molto matura e una coerenza nella pianificazione e conduzione della stesura, danno al lavoro una pregevole qualità. Il materiale presentato, poi, è importante e utile a ricostruire l’importante stagione di Giorgio Strehler a Milano: rilevante a questo riguardo il cap. III, che illumina, fra l’altro, sulla concezione strehleriana della gestualità teatrale. La dissertazione offre un indubbio contributo alla conoscenza dell’esperienza storica del Piccolo, da Shakespeare a Goldoni, da Pirandello a Bertolazzi, da Cechov a Brecht; al centro la fondamentale esperienza di Goldoni, dove l’indagine delle musiche di scena sembra più diretta e coerente. Di particolare interesse è la definizione spaziale: l’autore dimostra come la musica sia pensata da Strehler e Carpi come elemento di definizione di spazi, come elemento per creare una separazione fra spazi pubblici e privati, per definire il luogo di un dialogo o di una controscena (per es. Il campiello).Negli altri capitoli, al contrario, nonostante la già indicata maturità della ricerca, sembra che il fuoco del discorso cada più sulla pur straordinaria presenza di Strehler che sul musicista Fiorenzo Carpi. Ne vien fuori, perciò, l’impressione che Carpi non sia stato un compositore di autonoma levatura, ma che la sua attività si sia svolta nel cono d’ombra del regista. Insomma un lavoro forse più utile alla storia del teatro nella fenomenale esperienza strehleriana.Utile la tabella delle realizzazioni con musiche di Carpi, frutto di un minuzioso e preziosissimo lavoro d’archivio presso il Piccolo di Milano.Il lavoro merita certamente la pubblicazione Giovanni Salis: Drammatizzazioni devozionali del venerdì Santo a Milano in età post-tridentina: la processione con misteri dei BarnabitiRicerca di alto e indiscutibile interesse; tuttavia la profondissima indagine sul contesto storico, necessaria per il taglio della dissertazione e per l’argomento prescelto, limita eccessivamente la parte strettamente musicologica.Una poderosa appendice di trascrizioni e di documenti rende il lavoro scientificamente inattaccabile; questo criterio, necessario in una dissertazione dottorale, potrebbe tuttavia ostacolare la lettura e una sua pubblicazione richiede forse una maggiore selezione.Con una sentenza sintetica, si potrebbe dire che l’evidente qualità del lavoro viene limitata dalla mancanza di uno stretto indirizzo musicologico.I classificatoAnna GiustAnna Giust: Verso l’opera russa. L’emergere della coscienza nazionale nel repertorio operistico del XVIII secoloNell’alta qualità media delle dissertazioni presentate, questa ha il pregio di affrontare un argomento molto importante, che la musicologia degli ultimi decenni ha sfiorato, del quale ha sentito l’urgenza, ma che non ha ancora adeguatamente approfondito. Nell’ampio periodo preso in esame, attraverso il regno di tre imperatrici, da Anna a Caterina II, la diffusione dell’opera italiana trova una sua golden age nel periodo centrale, sotto il regno di Elisabetta, dal 1742. Ne esce un panorama complesso, in cui alla diffusione del teatro italiano, francese e tedesco, nella S. Pietroburgo del medio Settecento, si intreccia l’emergere di una coscienza musicale nazionale.II grande lavoro di ricerca svolto durante prolungate permanenze dell’autrice in Russia, ha portato a una quantità di trascrizioni da gazzette di S. Pietroburgo e di altre fonti (anche relative al periodo successivo al trasferimento della capitale a Mosca, realizzata da Caterina II nel 1762).Questa ricerca va quindi a colmare un vuoto che era stato più volte avvertito dalla storiografia musicale, permettendo una nuova e più chiara focalizzazione del complesso problema dell’opera in Russia, assai studiato ma soprattutto in relazione ad epoche successive.Sia quindi per la novità e ricchezza di fonti, sia per la chiarezza di concezione e per la maturità di realizzazione, sia per la padronanza della lingua russa e la qualità del lavoro di traduzione, sia infine e soprattutto per l’indiscutibile utilità scientifica della ricerca, la Commissione all’unanimità assegna il premio Amici della Scala – Together for culture 2014 ad Anna Giust
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BANDO 2012IL LAVORO PREMIATO
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